PEUGEOT INCEPTION CONCEPT

680 CV E TRAZIONE INTEGRALE, CON 800 KM DI AUTONOMIA E RICARICA AD INDUZIONE

Matthias Hossan, il direttore del centro design di Peugeot, ha firmato un concept, “L’Inception”, che dovrebbe caratterizzare il nuovo look delle future auto di casa. Il nome, infatti, viene dal latino “Inceptio”, che significa proprio “Inizio”, in questo caso un nuovo inizio, che dovrebbe traghettare la Peugeot nella nuova era “BEV”. “Dal 2023 – ha detto Linda Jackson, Ceo del brand – il 100% dei veicoli della gamma sarà elettrificato e nei prossimi due anni, verranno lanciati cinque nuovi modelli 100% elettrici, per fare di Peugeot il brand elettrico leader in Europa entro il 2030”. Arrivando al dunque, abbiamo a che fare con una filante berlinona, lunga 5 metri ed alta 1,34, realizzata su una delle nuove piattaforme, fiore all’occhiello di mamma Stellantis; la STLA Large. Due motori, per una potenza complessiva di 680 Cv, insistono su un’architettura tecnica a trazione integrale, per uno stuzzicante 0-100 da 3 secondi ed un’autonomia (dichiarata) di 800 km. La tecnologia è a 800 Volt e la batteria è bella grossa: 100 kWh. la ricarica è wireless, by-wire, insomma: niente cavi, tutto avviene per induzione, ci si posiziona sopra lo spazio attrezzato e l’auto, in un minuto carica 30 km, in 5 minuti, ne fa 300 (consumo di 12,5 kWh per 100 km). Neanche a dubitarne, l’auto è super intelligente, riconosce guidare ed occupanti e predispone il tutto con le regolazioni memorizzate, inoltre, le “Tech Bar” montate sulle portiere, dei compatti schermi a filo, trasmettono messaggi all’esterno. Nuovissimo il frontale, con un cofano corto ed una nuova mascherina, realizzata in un unico pezzo di vetro, che incorpora 4 proiettori ottici a effetto “Specchio”, integrati dai tre elementi ad artiglio (per lato), che assicurano la classica firma luminosa. Il nuovo i-Cockpit® è rivoluzionario, inoltre: niente più volante e niente più leve multifunzioni. Il nuovo sistema di guida, l’Hypersquare (che dovrebbe approdare a prodotti commercializzati entro un decennio), consiste in una sorta di tablet quadrato, ispirato ai videogames e la ristrettissima consolle, quando si passa alla guida autonoma, scompare definitivamente. Enorme la superficie vetrata, di 7,25 m2, realizzata con elementi sottoposti a trattamento multicroico (con ossidi metallici), stesso procedimento utilizzato dalla NASA, per le visiere dei caschi degli astronauti.

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